giovedì 23 giugno 2011

Diverticoli








Quando si parla di diverticoli in generale, si intende solitamente indicare quelle protrusioni sacciformi che si sviluppano a carico della parete di un organo cavo. Si possono formare in varie sedi ( faringe, esofago, duodeno, digiuno, ileo, vescica…), ma si presentano soprattutto a carico del grosso intestino, vale a dire del colon e specialmente del sigma.
Possono presentarsi singolarmente, ma il più delle volte si presentano numerosi e di diametro variabile.
Il 60% delle persone oltre i 60 anni presenta casi di diverticoli. La diverticolosi è quindi un problema molto comune. La diverticolite è invece una complicanza della diverticolosi, ovvero la loro infiammazione. L'infiammazione dei diverticoli è causata per lo più da un'eccessiva pressione nell'intestino, spesso legata alla stipsi. A causa dell'azione abrasiva delle feci e dalla proliferazione batterica, la mucosa dei diverticoli si infiamma e comporta la diverticolite.
La diverticolite può non dare sintomi (nel 70% dei casi) o provocare episodi di eccessiva motilità intestinale, dolori addominali, nausea, vomito, febbre, emorragie, cambiamenti repentini dell'alvo.
Quando si soffre di diverticolite è bene fare attenzione alla propria alimentazione e scegliere cosa mangiare anche in considerazione della patologia.
Sarà buona regola abituarsi a bere molta acqua, assumere frutta e verdura privi di troppe scorie (semi e bucce), cominciare ad andare al bagno ad orari fissi, evitare l'accumulo delle feci favorendo - in condizioni normali - il consumo di fibre, una sana attività fisica e ricordarsi di masticare a lungo per favorire la digestione.

Alimenti NO
Spezie, salse e cibi piccanti, fritti, alcolici e bevande gassate, cioccolata
In caso di un infiammazione acuta dei diverticoli sarà bene limitare le fibre riducendo il consumo di legumi oltre che qualità di frutta e verdure con troppe scorie (es. fichi, fragole, frutti rossi, kiwi, melograno, fagiolini, semi di girasole, nocciole e mandorle).
Alimenti SI
Pane bianco, pasta, riso, semolino, patate e carote lesse, carne, pesce, uonva e formaggi magri, spremute e centrifugati (limitando le scorie), acqua e bevande non gassate
Preferire i metodi di cottura semplici e naturali, che non richiedano troppi condimenti: al vapore, bollito, forno, griglia.