lunedì 4 luglio 2011

Insonnia: curiamola a tavola.





Sconfiggere l'insonnia?



Spesso è facile, basta scegliere gli alimenti giusti. Così si scopre che se pane, pasta e riso favoriscono il sonno e aiutano l'organismo a rilassarsi, patatine in sacchetto, salatini e minestre con dado da cucina rendono più difficile la caduta tra le braccia di Morfeo. Secondo recenti studi, sono 12 milioni gli italiani che soffrono di disturbi del sonno all'origine anche di depressione, stanchezza diurna e pessima qualità della vita. D'altra parte l'insonnia è considerata un'autentica malattia sociale che influisce non poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che, peraltro, amplifica anche altre malattie indotte dallo stato di ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, malattie della cute e delle mucose. Inoltre, chi ha il vizio fuma di più, sul lavoro si diventa meno propositivi e nella guida aumentano i pericoli di incidenti indotti dai colpi di sonno.
Oggi si sa anche che alcuni neurotrasmettitori (sostanze chimiche che modificano la trasmissione di un impulso tra i nervi o tra un nervo ed un muscolo¹) e alcuni ormoni sono responsabili del funzionamento del ciclo del sonno, e queste sostanze dipendono direttamente da alcuni nutrienti provenienti della nostra alimentazione. Per questo motivo l’ alimentazione ha influenza sulla qualità e sulla quantità del sonno nell’uomo. Infatti ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma lo stesso accade nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.
Ecco le principai cause alimentarii dei disturbi del sonno :
· Poco tempo per mangiare: lo stress o l’ansia modificano il ritmo circadiano. Questo ritmo controlla il ciclo orario della liberazione degli ormoni e dei neurotrasmettitori che regolano il tempo di sonno e veglia. Quindi, se alterato, provoca anche alterazioni nella liberazione delle sostanze chimiche (ormoni e neurotrasmettitori) e si sbilancia il corretto ciclo o ritmo sonno-veglia. Alcune situazioni della vita quotidiana favoriscono la modifica del ritmo circadiano, come ad sempio esempio: lunghi viaggi, orari di lavoro notturni, lavori a turno, tensione nervosa accumulata, ecc. Questi ed altri motivi provocano nei soggetti una bassa qualità del sonno, e provocano anche una inadeguata alimentazione, visto che ci si ritrova a mangiare qualsiasi cosa si trovi a portata di mano, senza rispettare orari regolari di pasti e generalmente si scelgono alimenti meno nutrienti e più calorici. Il non avere orari fissi di sonno né di pasti porta a uno scarso controllo nelle funzioni generali dell’ organismo.
· Pasti abbondanti o poco frequenti durante la giornata: le cene abbondanti e ricche di proteine (carne, uova, pesce), i grassi, il prosciutto, i formaggi grassi e i fritti provocano nelle ore serali e notturne una maggiore secrezione di acido cloridrico nello stomaco (più del normale), aumentando il pH acido dello stomaco, specialmente se la cena è accompagnata da alcool e caffè. L’eccesso di proteine durante la cena provoca una diminuzione nella sintesi di serotonina , e aumenta la produzione di Adrenalina aumentando lo stato di allerta nel nostro corpo. In queste circostanze, la digestione si rende più difficile e più lenta, provocando difficoltà ad addormentarsi e sintomi quali: acidità, reflusso, ardore, nausea e sensazione di vomito se si va al letto con lo stomaco troppo pieno immediatamente dopo aver mangiato. Questi sintomi disturbano il sonno e non permettono un riposo di qualità.
· Mangiare pasti troppo distanti l’uno dall’altro: passare molte ore senza mangiare provoca un aumento della temperatura corporea e rende più difficile il sonn.
· Cibi troppo conditi ed eccitanti: il piccante, la caffeina, il the, la cioccolata e il ginseng provocano euforia perchè stimolano le connessioni nervose del cervello. Il consumo continuo ed esagerato di questi stimolanti provoca un guasto nervoso e quindi difficoltà nel dormire. L’eccitante più potente per il cervello è l’alcool, che distrugge totalmente il ciclo circadiano e non permette un riposo salutare.
· Intolleranze Alimentari: le persone allergiche ad alcuni alimenti o aminoacidi, tipo fenilalanina, istamina o tiramina, hanno sintomi gastrici che alterano il ciclo del sonno, poichè a partire da questi aminoacidi si sintetizzano adrenalina e noradrenalina , che sono neurotrasmettitori che stimolano la veglia a scapito del sonno.
Le cause dei disturbi del sonno sono quindi molteplici, ma basta solo determinare quella specifica per poter dare al soggetto la soluzione giusta. In alcuni casi, la soluzione è di tipo alimentare.A volte si tratta di una semplice carenza di magnesio, calcio o vitamine B1 o B6.

Ecco un semplice schema che mostra gli alimenti adatti a favorire un buon sonno e quelli da evitare.
CIBI CATTIVI: patatine in sacchetto, piatti con dado da cucina, cioccolato, cacao, caffé, té,curry, pepe, paprika, superalcolici, salatini, alimenti in scatola.
CIBI BUONI: pasta, riso, pane, orzo, lattuga, radicchio rosso, cipolla, aglio, zucca, rape, cavolo, formaggi freschi, yogurt, uova bollite, miele in infusi caldi, latte caldo, frutta dolce, dolce.