giovedì 13 febbraio 2014

la leptina

Il trasporto dei nutrienti alle cellule di tutto il corpo è controllato da una rete complessa di molecole di segnalazione.
La fisiopatologia dell'obesità è molto complessa ed esistono numerose vie interessate nella sua genesi. La prevalenza dell'obesità è in costante aumento sia nei bambini sia negli adulti e non solo nei Paesi industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo.E' ormai chiaro che l'eziologia dell'obesità è multifattoriale ed è il risultato di una complessa interazione fra:- fattori genetici- fattori ambientali (soprattutto nel senso dell'alimentazione) e- fattori psicosociali
Dopo la scoperta del gene ob e del suo prodotto, la leptina, è sorto un impotente gruppo di ricerche, sia nel campo della genetica sia della biologia molecolare, rivolte essenzialmente alla determinazione della fisiologia dei meccanismi di regolazione del peso corporeo. Questi studi hanno portato all'identificazione di una serie di nuove vie farmacologiche per il trattamento sia del soprappeso sia dell'obesità.La leptina (dal greco leptos, cioè snello) è un ormone proteico che ha un ruolo importante nella regolazione dell'ingestione e della spesa caloriche, compreso l'appetito ed il metabolismo. La leptina è uno dei principali ormoni prodotti dal tessuto adiposo, essendo prodotta dal gene Ob(Lep) (Ob di obeso, Lep di leptina).La regolazione dei livelli plasmatici di leptina è dovuta alla quantità di adipociti, ma anche a diversi fattori endocrinologici. Il principale fra questi è il livello di insulina, che, quando basso, diminuisce la sintesi di leptina; livelli non elevati di insulina sono infatti tipici di stati di digiuno, e la leptina, che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’appetito, viene di conseguenza inibita.
Altri ormoni regolano la secrezione di leptina, che è più bassa in presenza di basse temperature, stimoli adrenergici, ormone della crescita (GH) e ormoni tiroidei come la triiodotironina. Glucocorticoidi, infezioni acute e citochine infiammatorie al contrario aumentano la secrezione di leptina.
La secrezione di leptina può essere regolata dallo stato alimentare, un fenomeno importante per la regolazione dell'appetito.
Quando l'organismo si trova in un stato di digiuno lo sfruttamento di lipidi come risorsa di energia è più alto, una risposta fisiologica generata dalla riduzione dei livelli di insulina plasmatica e dalla secrezione di glucagone ed epinefrina. Questi ormoni aumentano anche il tasso di gluconeogenesi e glicogenolisi per normalizzare i livelli di glucosio sanguigno. Tutti questi fenomeni che caratterizzano lo stato di digiuno contribuiscono alla diminuzione della secrezione di leptina e, così, si aumenta il senso della fame. Anche l’inverso è verificato.
Problemi della sintesi e secrezione di leptina causano un mancato controllo dell’appetito e possono indurre all’obesità, dato che l’individuo agisce come se l’organismo fosse in uno stato permanente di digiuno.
Il tessuto adiposo è il principale produttore della leptina e, quindi, l’aumento della massa grassa risulta nell’aumento della produzione di leptina, comunicando al cervello che i depositi di grasso sono sufficienti. La leptina ha, quindi, un’azione anoressica perché inibisce la crescita del tessuto adiposo tramite la diminuzione dell’appetito e della lipogenesi e l’aumento della spesa energetica e della lipolisi.
Questo meccanismo di retroazione negativa garantisce il controllo sulla crescita della massa magra. La mancanza o resistenza alla leptina può causare un tipo di obesità.
La leptina agisce sul nucleo dell’ipotalamo conosciuto come centro dell’appetito e segnala al cervello che il corpo ha già avuto abbastanza da mangiare. Così, la leptina circolante informa il cervello sulle riserve di energia sotto forma di grasso e quindi, regola l’appetito ed il metabolismo.