mercoledì 19 febbraio 2014

Le vitamine del gruppo B


Le vitamine B sono molecole che il nostro organismo non riesce a produrre da solo, e che quindi devono essere acquisite dall’esterno, cioè attraverso l’alimentazione.
Queste vitamine sono idrosolubili, e quindi vengono espulse con facilità tramite l’urina e il sangue. Il nostro organismo deve quindi assumerne una certa quantità ogni giorno.
E’stata fissata una quantità di vitamine B da assumere ogni giorno che è davvero minima, e che viene espressa in microgrammi.
E’ quindi necessaria un’assunzione di vitamine B in piccole quantità ma costante.
Le vitamine del gruppo B forniscono energia continua e “pura” a tutte le cellule dell’organismo. Inoltre svolgono un’importante funzione antiossidante, proteggendo l’organismo dall’azione dei radicali liberi.
Le vitamine del gruppo B sono numerose: B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9, B12; un’intera squadra a servizio del sistema nervoso. Pur possedendo specifiche prerogative, ciascuna delle otto vitamine del gruppo B lavora di concerto con le altre, in qualità di coenzimi, nelle varie reazioni chimiche in cui sono implicate. Uno dei loro più delicati “ambiti di intervento” è costituito dal cervello e dal sistema nervoso, la cui corretta funzionalità non dipende solo dall’apporto di macronutrienti – carboidrati, grassi e proteine – ma anche dall’adeguata disponibilità di micronutrienti come, appunto, le vitamine del gruppo B. 
La vitamina B1 (tiamina) e’essenziale per l’approvvigionamento energetico dei neuroni e per la corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Tra i suoi compiti vi è la partecipazione alla sintesi di acetilcolina, un importante mediatore chimico degli impulsi nervosi coinvolto tra l’altro nei processi mnemonici, tanto che alterazioni correlate all’attività di questo neurotrasmettitore sono state associate ad alcune forme di demenza senile. Di recente, le benefiche proprietà della vitamina B1 sono state confermate dagli esperti dell’EuropeanFoodSafety Authority (EFSA) che ne hanno ribadito il fondamentale ruolo nel normale sviluppo neurologico di neonati e bambini.  

Analoga importanza per il sistema nervoso ha l’azione della vitamina B6 (piridossina), che partecipa in qualità di cofattore enzimatico nella sintesi di numerosi neurotrasmettitori, come la serotonina (coinvolta tra l’altro nella regolazione del tono dell’umore e del ciclo sonno-veglia) e la dopamina (ritenuta un mediatore cerebrale delle emozioni positive). Tra le sue funzioni, oltre alla partecipazione nei processi di formazione della mielina (guaina che avvolge e protegge le fibre nervose), vi è anche il rifornimento energetico dei neuroni, grazie al suo coinvolgimento nella trasformazione e utilizzazione di carboidrati, grassi e proteine. Da citare anche il ruolo della vitamina B12 (cobalamina) che, oltre a partecipare anch’essa alla formazione della mielina, interviene nella sintesi del DNA e nei processi di divisione cellulare. La disponibilità di vitamina B12 nell’organismo influenza peraltro l’efficacia dell’attività della vitamina B9 (acido folico), che svolge un ruolo centrale per la sintesi di alcuni neurotrasmettitori (noradrenalina, serotonina e dopamina) il cui deficit è stato associato all’insorgenza di disturbi depressivi. La sinergia tra vitamina B12 e vitamina B9 è stata di recente confermata da uno studio dell’Australian National University, secondo cui l’assunzione combinata dei due micronutrienti proteggerebbe le strutture neuronali preservando memoria e funzioni cognitive, e difendendo il cervello dalle patologie legate all’invecchiamento.